Gli indici di bilancio - Episodio 5 Che cos'è e perchè è utile calcolare il ROI?



Attraverso la sigla ROI (Return On Investments), in italiano tradotto come Ritorno sugli Investimenti, viene indicata la redditività del capitale investito nell’azienda. 

Il suo utilizzo è particolarmente diffuso grazie alla sua semplicità di calcolo e comprensione dei risultati ottenuti. 

Come si calcola? 

La formula del ROI è la seguente:  

ROI = Reddito operativo* / Capitale investito netto. 

*Il tema del reddito operativo è già stato affrontato nell’episodio 2 della nostra saga sugli indici di bilancio.  

Il capitale investito netto, invece, si ottiene dalla differenza tra il totale netto dell’attivo di bilancio e gli investimenti della gestione extra caratteristica.  

A che cosa serve il ROI?  

Il ROI risulta essere uno strumento molto utile per i proprietari di un’azienda o per gli azionisti di maggioranza della stessa. Grazie ad esso è possibile confrontare questo indice con il costo medio del denaro. 

Un’azienda, per essere considerata in salute, ha come obiettivo quello di ripagare il costo delle sue fonti di finanziamento, ovvero, avere un ROI maggiore del costo del denaro.  

Nel caso in cui il ROI fosse inferiore al tasso medio di interesse sui prestiti (il costo del denaro), l’azienda vedrebbe il suo ROE peggiorare. Questo comporterebbe che farsi prestare del denaro porterebbe a peggiorare i conti dell’azienda.

Se invece il ROI fosse superiore al tasso medio di interesse sui prestiti l’azienda sarebbe invogliata a farsi prestare soldi perché potrebbe utilizzarli per ottenere profitti e migliorare i conti.

Recentemente è salito alla ribalta un nuovo indice, il SROI (Social Return on Investments). Questo indice tiene conto dell’impatto sociale generato dai progetti aziendali.   

ROI: quali sono i difetti? 

Come tutti gli indici, anche il ROI ha dei difetti. Il principale è quello mostrare degli aumenti nel corso degli esercizi. Anche senza creare utili veri e propri. 

Il motivo? Il denominatore utilizzato nella formula, il capitale investito netto, tiene conto dell’attivo di bilancio. Quest’ultimo, inoltre, tiene conto del valore degli immobili ovvero i beni di proprietà dell’azienda che vengono utilizzati negli anni (ad esempio un fabbricato). 

Grazie all’ammortamento, un meccanismo che consente di spalmare il costo degli immobili per tutti gli anni in cui vengono utilizzati, il valore degli stessi si riducono ogni anno. Grazie ad esso, quindi, il denominatore della formula diminuisce facendo aumentare il ROI.